Italiano:
Wilhelm von Gloeden
(1856-1931),
Gentiluomo che suona il mandolino sulla scalinata della casa di Gloeden a
Taormina
. Numero di catalogo: 2417. Un diverso ritratto del medesimo soggetto è stato identificato per la prima volta come quello del cugino, il fotografo
Wilhelm von Plüschow
(1852-1930), nel 1997, nel catalogo antiquario n. 5 di Serge Planteux al numero 193, e da allora accettato come tale. Tuttavia, il Metropolitan Museum di New York
ha pubblicato sul suo sito una versione della presente foto
che sul retro riporta una dedica che lo identifica come "Mico Lo Giudice-Berbiredolu, il mago del mandolino. (Dal Direttore del Conservatorio di Milano)". Mario Bolognari, autore di
I ragazzi di von Gloeden. Poetiche omosessuali e rappresentazioni dell'erotismo siciliano tra Ottocento e Novecento
(Reggio Calabria, 2012) lo ha identificato in Domenico (detto "Mico") Lo Giudice (1871-1942), soprannominato "Barbareddu" o "Barbireddu" ("Barbiredolu" è visibilmente una cattiva lettura di un "du" manoscritto come: "olu"), soprannome che i suoi attuali discendenti a
Taormina
hanno ereditato. Si tratta pertanto d'un personaggio reale, e l'identificazione di questa foto come un suo ritratto ha le maggiori probabilità d'essere quella giusta, dato che è improbabile che la foto d'un personaggio celebre sia spacciata per quella d'un personaggio non conosciuto, mentre il contrario è più facile.